lunedì 4 giugno 2012

Contro precarietà, licenziamenti e carovita.opposizione sociale al governo delle banche...


 LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI!

La terribile tragedia del terremoto in Emilia Romagna colpisce e impressiona per il numero di vittime e la portata ingente dei danni. Ma un aspetto fa riflettere: la quantità di lavoratori morti nei crolli dei capannoni industriali! Morti 2 volte per il lavoro: la prima come vittime della speculazione edilizia di chi ha edificato con la sabbia. La seconda come vittime di un sistema produttivo inarrestabile che obbliga lavoratori precari e non a rientrare a lavoro anche in condizioni di pericolo perche importante è ripartire subito a produrre. Esprimiamo la nostra solidarietà a tutta la popolazione colpita denunciando il ricatto perpetuato dai padroni tramite il lavoro precario e i facili licenziamenti introdotti dalle recenti riforme. I sindacati, piegati al volere dei poteri forti dei banchieri, hanno solamente annullato le feste di commemorazione ufficiale perdendo una altra volta la possibilità di alzare la voce verso una condizione non più sostenibile.

Licenziamenti, disoccupazione, precarietà e carovita sono la ricetta del governo Monti e della BCE per scaricare i costi della crisi su milioni di lavoratori e di precari che già non riescono da tempo ad arrivare a fine mese. Il governo tecnico sorretto da UDC PDL e PD ci impone politiche neoliberiste che impoveriscono interi settori sociali mettendo in discussione il contratto collettivo del lavoro e il diritto allo sciopero tutto a vantaggio delle imprese. Chi dissente e si oppone ai sacrifici o denuncia i metodi di riscossione di Equitalia viene tacciato di terrorismo. Partiti screditati che ormai rappresentano solo se stessi vogliono reprimere ogni istanza sociale e politica militarizzando i territori anche con l'esercito, come in Val di Susa. Costoro affrontano tutte le contraddizioni di un sistema malato come un problema di ordine pubblico. 
In Europa lavoratori, studenti e precari si stanno mobilitando perché la crisi la paghino gli industriali, i politici e le banche che l'hanno creata. E' ormai evidente, che ad essere in crisi è l'intero sistema economico mondiale fondato sullo sfruttamento dell'uomo e dell'ambiente, la speculazione e l'iniqua distribuzione delle risorse.

Per la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, dell'articolo 18, per un reddito di cittadinanza, per il diritto alla casa e per i servizi sociali. Contro la concertazione al ribasso dei diritti da parte di CGIL, CISL, UIL, i padroni e il governo delle banche. 

Per il ritiro immediato delle truppe in missione all'estero e per l'annullamento del contratto per l'acquisto dei caccia bombardieri F-35 che ci costeranno centinaia di milioni di euro.

Nel ribadire la nostra profonda distanza dal sistema dei partiti, dall'ipocrisia delle passerelle elettorali rilanciamo il conflitto sociale ed uniamo le lotte per riprenderci il nostro futuro.

ASA - ASI' ES MI FUTBOL
COLLETTIVO INIZIATIVA POPOLARE S.CONCORDIO
ASSEMBLEA LUCCHESE CONTRO LA CRISI

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