domenica 15 aprile 2012

CRONACA DI UNA CONTESTAZIONE OCCULTATA

Lucca, venerdì 13 aprile. Cinema Astra in piazza del Giglio. Ore 17.30 circa. Comizio elettorale del segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani a sostegno della candidatura a sindaco di Lucca di Alessandro Tambellini. Bersani s’infervora in attacchi serrati al trapassato governo Berlusconi, sancisce l’ineluttabilità del voto a Monti come unica possibilità di sfuggire alla nemesi greca, indica la difesa del territorio e la tutela ambientale quale fondamento e base imprescindibile di qualsiasi impegno politico. Così viene incensato il candidato Tambellini ad una platea in osanna. Un tripudio di applausi incornicia il quadretto, un po’ naif e di provincia, diciamocelo. Ma…Concluso l’avvincente monologo, la dissolvenza dell’acclamazione viene squarciata da due bandiere NO TAV: “questa è la difesa del territorio, questa è la tutela dell’ambiente”. Gli usuali digossini annaspano tra la folla per sedare la profanazione del rito elettorale, donnine scandalizzate strillano ai provocatori, omini indignati aiutano gli sforzi polizieschi nell’accompagnare i dissidenti all’uscita. “Fuori dai coglioni, qui c’è il Partito Democratico, la parola DEMOCRAZIA vorrà pur dire qualcosa, cazzo”. A parte l’eloquio fallocratico, più che democratico, il problema sta proprio qui. Quando c’è stata la possibilità di porre una domanda? Un dubbio? Un chiarimento? Allora, qui, poniamo qualche dubbio. Chi è che ha disturbato questa bella kermesse elettoralistica? La “nota di colore” nel vostro mondo in bianco e nero, possiamo essere solo noi. La dissonanza, l’elemento che non combacia nel vostro puzzle immaginario in cui tutto alla fine si sistema. Noi siamo quelli che non ci stanno, siamo l’imprevedibile (per voi) che non si adegua. Eccediamo, in realtà in maniera troppo moderata, e chiediamo una vera democrazia, che sia diretta e partecipativa. Ogni giorno siamo attivi sul territorio, seguiamo con attenzione tutte le contraddizioni che il sistema politico-economico impone alla coscienza di ognuno, ci opponiamo con forza allo sfruttamento del territorio e delle persone, contestiamo le ingiustizie che vediamo accadere intorno a noi. Proviamo a soccorrere i deboli, anzi no, questo lo fanno i caritatevoli di ogni religione: noi cerchiamo di dargli la forza e la solidarietà di cui hanno bisogno per affrontare e combattere la ferocia di un contesto che non fa prigionieri, ma miete vittime senza tregua.Anche noi faremo non faremo prigionieri! Dunque, arriviamo a chiederci: dov’è la democrazia e la coerenza di un partito che è il primo a parlare di territorio e di partecipazione e poi sostiene progetti di “sviluppo”, di cui il TAV è il principale esempio, che devastano territori, annientano popolazioni non ascoltando minimamente le ragioni che pongono, affrontando in modo militaresco ogni tentativo di opposizione e ignorando financo qualsiasi voce fuori dal coro?
Alla fine abbiamo solo richiesto di fare un intervento a quello che in questo paese si chiama Partito Democratico!
Emettete la vostra sentenza, per quanto sia ardua a noi non ci spaventa, perchè stavolta sappiamo di essere arrivati al nocciolo del problema!




NoTav Lucca

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